lunedì 9 gennaio 2012

THE MEGS _ JEALOUSY

Scritto da: VAN

Autoprodotto,2011


Jealousy, gelosia, è il nome del primo album ufficiale dei "The Megs", rilasciato dalla RESISTO DISTRIBUZIONE.
La suddetta band proviene da Verbania, cittadina situata sulla sponda del lago Maggiore in Piemonte.
Inizialmente l'ipotesi di costituzione del gruppo nasce dalla mente del frontman e bassista Edoardo Laino.
Un gruppo che si muove sulla base del power trio, in cui accanto ad Edoardo troviamo Mattia Aldibeck alla chitarra elettrica e Marco Ausonia alla batteria.
La canzone che apre le danze del disco è "The Colour of Jealousy", song sulla quale non mi voglio soffermare, non per motivi di livore, ma perchè ci sono altre tracce che secondo il mio parere meritano maggiormente un occhio (e un orecchio) di riguardo.
"Good Morning" per esempio è una delle tracce che mi hanno affascinato di più.
Si presenta con sonorità punk paragonabili a quelle che proponeva una delle più famose icone del genere all'apice della sua carriera sul finire degli anni '70: l'Iguana, Iggy Pop. Tale song è impreziosita da un ritornello che, sono sicuro, canticchierete per giorni fino allo sfinimento.
Tra le varie canzoni spicca anche "Shine and Love"; che non possiede caratteristiche particolarissime, a parte una ritmica funky che vi farà scatenare per buona parte della sua durata.
Ritmi più rockettoni li troviamo in "Eat me" ed in "For You", due song per altro molto simili tra loro, contraddistinte da un sound vivace ed energico, caratterizzate dalle sorprendenti cavalcate di basso di Laino e dagli eccezionali riffoni di chitarra di Aldibeck.
Questi intrecci ed effusioni tra chitarra e basso creano lo status giusto per restare incollati allo stereo e far alzare il volume, specialmente nelle fasi finali di "Eat me".
Concludendo: dal mio punto di vista questo è un album che merita di essere ascoltato.
In bocca al lupo alla band.
 
L'intervista
 
Vorrei che iniziassimo con una vostra piccola biografia e la descrizione del vostro percorso professionale.
Ciao Yastaradio qui' chi vi parla è Eddie dei THE MEGS, ringrazio anticipatamente tutti voi per la recensione del nostro primo album "JEALOUSY".
La band è nata circa tre anni fa'. L' intenzione di base era quella di proporre pezzi inediti in inglese orientati verso il punk 77 e l' hard rock dei primi anni 80'; i pezzi inizialmente venivano scritti da me e poi smussati in sala prove. Eravamo e siamo tutt'ora una formazione di tre elementi: basso, voce, chitarra..tutto molto essenziale e diretto con pochi effetti, preferiamo dare una nostra mano su cio' che suoniamo una certa emotivita' tra mano e strumento.

"The Megs" si aggiunge alla lista dei nomi insoliti per una band. La scelta di questo nome ha una storia ben precisa alle spalle?


La decisione del nome del gruppo è nata quasi per caso non è niente altro che l' abbreviazione dei primi tre elementi della band: the M(MILLO)E(EDO)G(GIANLUCA)S(SIMONE), ma c'è ancora un piccolo aneddoto...io volevo creare una grande band un qualcosa che fosse MEGA, da li' sono nati i THE MEGS. Dopo una fase di transizione ecco approdare due elementi chiave Mattia Aldibek (chitarra) e Marco Ausonia; loro daranno alla band una sterzata decisa verso il rock, il garage e quel tocco di psichedelia che si respira in Viper, oppure in alcuni momenti delle nostre canzoni....ma questa è una sorpresa che deve essere scoperta da voi piano piano ascoltando attentamente.
Com'è nato il vostro primo album "Jealousy"?
L'album fondamentalmente è nato in maniera naturale senza troppe forzature, difatti abbiamo, tra virgolette, scartato ben poco del nostro repertorio, perche' per noi sara' importante in un futuro analizzare la crescita della band album dopo album. Tutto è nato in maniera diretta in sala prove grazie a Mattia e Marco in un'intesa unica. La particolarita' è che i pezzi di Jealousy sono nati tutti durante le nostre prove notturne: iniziavamo a suonare dopo l' una e di mattina era fantastico sentire quanto la mente puo' fare sotto fase di stanchezza, stress...diciamo che quest album è stata una mega-terapia per noi the megs!

Che tematiche si affrontano nei vostri testi?

Un tema molto caro a me è sempre stato quello della gelosia presente dappertutto soprattutto oggi: gelosia sul lavoro, gelosia tra amici, gelosia nella vita di coppia....dove chi effetivamente è geloso si nasconde facendo finta di non essere geloso; ecco perche' la scelta della maschera in copertina. Altre tematiche presenti nel disco sono la vita di strada fatta da poche regole dove gli intrecci amorosi e le feste selvagge la fanno da padrone. Noi the megs amiamo tutto quello che avviene dopo i nostri concerti,  il live è sempre un inizio di una grande party dove l'oraio di fine è un'incognita onnipresente! Non mancano attimi di riflessione sul futuro e di quello che sara' per le future band, per questo abbiamo optato per la song FUTURE. Piu' che una canzone è un incoraggiamento a chi suona di non abbandonare mai la musica e di lottare in ogni situazione fino all'ultimo respiro!

Com'è possibile inquadrare il vostro personale stile musicale?


In questo album abbiamo avuto molte collocazioni tra i generi piu' svariati; noi amiamo definirci una band rock.

Concludo chiedendovi semplicemente se siete contenti del percorso che state facendo e se avete progetti ben chiari per l'avvenire?
Ora stiamo presentando il nostro disco ovunque e cercheremo di pubblicizzarlo in tutta Italia! Tra i progetti futuri il secondo disco è gia' il nostro discorso di  tutti i giorni, infatti appena abbiamo ritagli di tempo componiamo nuove canzoni, divertendoci a trovare soluzioni diverse da quelle che possono essere  presenti tra le canzoni di Jealosy, dando una leggera sterzata al sound di Jealousy. Abbiamo optato per un secondo disco dove il fattore live puo' darci una grande mano sotto il profilo delle idee, difatti componiamo molto dopo le varie serate, quasi come se il live ti stimolasse a creare...fondamentalmente realizziamo di piu' in fase di stanchezza che di riposo....a noi piace cosi'! 
Ora vi saluto e buon ascolto notturno!
" ....le idee migliori sono quelle dettate dalla notte"                          Eddie

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