giovedì 1 marzo 2012

HUGH LAURIE - LET THEM TALK

Scritto & Inchistrato da: Iss
Warner Bros., 2011

Niente effetti speciali hollywoodiani per quest'album, copertina sobria e tenebrosa fanno immediatamente capire che il nostro “attore” ci farà l'onore di aprire la sua anima musicale e di sparar fuori a colpi di “Blues di New Orleans” i suoi sentimenti più profondi.
Ebbene sì, questa stra-pagata star del piccolo schermo (e non solo) pare avere un amore fin dai tempi dell' infanzia per il Blues americano stile anni '60 (per intenderci quello di Otis Spann).
Let them talk è il risultato della cultura musicale americana di Hugh proposto in un cocktail di 15 canzoni più una bonus track. Hugh è stato raggiunto in studio dalla “regina di New Orleans” in persona: Irma Thomas, che ha vinto il Grammy Awords 2007 per il miglior album blues contermporaneo. Insieme a lei, sono arrivati a dar manforte anche Alain Toussaint, supremo pianista blues e Sir Tom Jones, colui che venne nominato nel 2000 come miglior artista britannico e pare che nella sua carriera abbia venduto 100 milioni di copie con i suoi 25 album in studio, infatti quest ultimo ha messo il suo tocco speciale in “After you’ve gone”, traccia n°6 del album.
L'album risulta piacevole e scorrevole all' ascolto, e si può notare che ruota completamente attorno alla voce del “Dott. Gregory House" nonchè alle note di piano e chitarra che sembrano uscire non solo dagli strumenti, ma dalla sua mente e dal suo cuore.
Questo ambizioso progetto del sig. Laurie potrebbe sembrare lo sfizio di un ricco e acclamato attore che preso dalla noia si improvvisa musicista, ma non è così.
Credo che sia la realizzazione di un artista, che è in grado di dare sfogo alla sua passione e alla sua creatività musicale. Dalla traccia 1 alla traccia 15 si intravede l'entusiasmo di un adolescente che potrebbe realizzare il suo sogno.
Tornando all'album, segnalo la presenza di tracce interessanti come “You don't know my mind” che parla della contorta mente di un ragazzo, “Tiptiana” che presenta un assolo di pianoforte davvero trascinante. Sono presenti anche canzoni come “Police Dog Blues” ove è onnipresente un buon riff di chitarra acustica. Dal punto di vista delle vendite le vendite sembrerebbe essere  davanti ad un buon lavoro del nostro dottore, in Austria ha raggiunto la classifica degli album più venduti, è stato tra i top 5 in Francia, Regno Unito e Svizzera e tra i top 10 in Belgio e Germania, ma questi risultati sono dati dalla fama televisiva o dal talento musicale?

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