Scritto da: Van
Era da un po' di tempo che non mi concedevo un sabato sera
al cinema, così io e
un paio di amici e amiche siamo partiti alla
volta del multisala King di Lonato,
decisi a vedere l'ultima fatica del trio comico Aldo, Giovanni &
Giacomo. Dopo ben quattro anni lontani dal grande schermo tornano con Il ricco, il povero, e il maggiordomo, titolo che può vagamente farci fantasticare su un possibile
tributo a Sergio Leone, o anche una probabile parodia de Il principe e il povero, romanzo del
1881 di Mark Twain trasposto al cinema per 11 volte.
La trama del film vede un ricco broker, il suo maggiordomo e
un venditore abusivo mutare le proprie posizioni
sociali a seguito di un tracollo economico. Quando il ricco diventerà povero, il venditore deciderà di ospitare a casa sua i due “amici”. I tre impareranno così a convivere insieme, cercando allo
stesso tempo una soluzione per risollevarsi.
Sinceramente trovo che il film pecchi d'inventiva e ne sono rimasto deluso, soprattutto perché si nota
chiaramente che molte scene sono riprese dai
loro precedenti lavori.
Alcuni esempi:
- la
scena dell'incidente fino alla conversazione tra i tre nella villa di
Giacomo ricorda Tu la conosci Claudia?, del 2004;
- la
preparazione di Aldo per l'incontro con una importante donna d'affari
(Francesca Neri) rassomiglia parecchio a
quella già vista ne La leggenda di
Al, John e Jack, del 2002.
- la
scena in cui Aldo viene vestito di tutto punto
sempre per l'incontro citato richiama l'ambientazione e i costumi comparsi
nel film del 2002 e, di conseguenza,
nei primi minuti di Tre uomini e una
gamba, del 1997.
- Infine,
la scena laddove Aldo porta a cena
la bella donna d'affari rimanda alla
scena della cena di Così è la vita,
del 1998.
Fondamentalmente è una pellicola leggera e le gag del trio,
anche se un po' rodate, una sana risata o un sorriso lo riescono a strappare e
forse questo è ciò che è più importante.
Il cast non è per nulla malvagio: troviamo la bellissima
Francesca Neri e Sara D'Amario, che più di una volta ha lavorato sul grande
schermo con i nostri; da tener conto inoltre di Rosalia Porcaro e alla
simpaticissima interpretazione di Guadalupe Lancho.
Pilastri di questa commedia (e
nota di merito per aver retto il peso di una sceneggiatura poco fantasiosa) il grandissimo Massimo Popolizio (Il divo e La grande bellezza di Paolo Sorrentino e
l’esemplare Il giovane favoloso di
Mario Martone), che sa farsi apprezzare nel ruolo di un sacerdote particolarmente tradizionalista e piuttosto
scontrosetto ma sicuramente eccezionale, e la meravigliosa Giuliana Lojodica
(la ricordo per aver interpretato la direttrice della scuola ne La vita è bella di Benigni) nel ruolo
della madre di Aldo che metterà tutti in riga, legando particolarmente con
Giovanni. Questo legame, insieme al gioco di sguardi dei due attori, è ciò che
più mi ha divertito.
Non è sicuramente il miglior lavoro del trio comico, questo
è poco ma sicuro. Se dovessi fare una classifica, probabilmente lo piazzerei al
penultimo posto davanti a Tu la conosci
Claudia? e dietro a Chiedimi se sono
felice.
Valutazione finale da sufficienza.
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