giovedì 22 gennaio 2015

Il ricco, il povero e il maggiordomo

Scritto da: Van


Era da un po' di tempo che non mi concedevo un sabato sera al cinema, così io e un paio di amici e amiche siamo partiti alla volta del multisala King di Lonato, decisi a vedere l'ultima fatica del trio comico Aldo, Giovanni & Giacomo. Dopo ben quattro anni lontani dal grande schermo tornano con Il ricco, il povero, e il maggiordomo, titolo che può vagamente farci fantasticare su un possibile tributo a Sergio Leone, o anche una probabile parodia de Il principe e il povero, romanzo del 1881 di Mark Twain trasposto al cinema per 11 volte.

La trama del film vede un ricco broker, il suo maggiordomo e un venditore abusivo mutare le proprie posizioni sociali a seguito di un tracollo economico. Quando il ricco diventerà povero, il venditore deciderà di ospitare a casa sua i due “amici”. I tre impareranno così a convivere insieme, cercando allo stesso tempo una soluzione per risollevarsi.

Sinceramente trovo che il film pecchi d'inventiva e ne sono rimasto deluso, soprattutto perché si nota chiaramente che molte scene sono riprese dai loro precedenti lavori.
Alcuni esempi:
  • la scena dell'incidente fino alla conversazione tra i tre nella villa di Giacomo ricorda Tu la conosci Claudia?, del 2004;
  • la preparazione di Aldo per l'incontro con una importante donna d'affari (Francesca Neri) rassomiglia parecchio a quella già vista ne La leggenda di Al, John e Jack, del 2002.
  • la scena in cui Aldo viene vestito di tutto punto sempre per l'incontro citato richiama l'ambientazione e i costumi comparsi nel film del 2002 e, di conseguenza, nei primi minuti di Tre uomini e una gamba, del 1997.
  • Infine, la scena laddove  Aldo porta a cena la bella donna d'affari rimanda alla scena della cena di Così è la vita, del 1998.

Fondamentalmente è una pellicola leggera e le gag del trio, anche se un po' rodate, una sana risata o un sorriso lo riescono a strappare e forse questo è ciò che è più importante.

Il cast non è per nulla malvagio: troviamo la bellissima Francesca Neri e Sara D'Amario, che più di una volta ha lavorato sul grande schermo con i nostri; da tener conto inoltre di Rosalia Porcaro e alla simpaticissima interpretazione di Guadalupe Lancho.

Pilastri di questa commedia (e nota di merito per aver retto il peso di una sceneggiatura poco fantasiosa) il grandissimo Massimo Popolizio (Il divo e La grande bellezza di Paolo Sorrentino e l’esemplare Il giovane favoloso di Mario Martone), che sa farsi apprezzare nel ruolo di un sacerdote particolarmente tradizionalista e piuttosto scontrosetto ma sicuramente eccezionale, e la meravigliosa Giuliana Lojodica (la ricordo per aver interpretato la direttrice della scuola ne La vita è bella di Benigni) nel ruolo della madre di Aldo che metterà tutti in riga, legando particolarmente con Giovanni. Questo legame, insieme al gioco di sguardi dei due attori, è ciò che più mi ha divertito.

Non è sicuramente il miglior lavoro del trio comico, questo è poco ma sicuro. Se dovessi fare una classifica, probabilmente lo piazzerei al penultimo posto davanti a Tu la conosci Claudia? e dietro a Chiedimi se sono felice.

Valutazione finale da sufficienza.

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