mercoledì 5 ottobre 2011

INTERVISTA: LE MASCHERE DI CLARA

Scritto da: ALUZ

Hanno riscosso un grande successo tra il pubblico del "NOT ANOTHER SUMMER PARTY" e con grande gioia ora vi presentiamo la loro intervista, scusatemi, sto parlando de "LE MASCHERE DI CLARA".

BRUCE TURRI - BATTERIA/VOCE
LORENZO MASOTTO- PIANO/BASSO/VOCE

LAURA MASOTTO - VIOLINO/VOCE










D: Partiamo dal vostro percorso musicale: da dove provenite singolarmente?
R: Proveniamo tutti da tanti anni di studio, abbiamo affrontato le aule di conservatorio, ci siamo diplomati e abbiamo intrapreso la via della musica a tempo pieno, dalla classica alle distorsioni. Ognuno ha sperimentato nei più disparati progetti: punk, orchestra, metal, jazz, musica da camera, rock e chi ne ha più ne metta.

D: Cosa vi ha spinto a fondare "Le maschere di Clara"?
R: Il progetto è nato con naturalezza, avevamo l'esigenza di esprimerci senza filtri, non è stato difficile ritrovarsi tutti e tre nello stesso progetto visto che siamo due fratelli di sangue più uno acquisito.

D: Da dove arriva la scelta di un nome così particolare?
R: Il nome che abbiamo scelto trova spunto dalla figura della pianista Clara Wieck nonché Clara Schumann, per le sue maschere lasciamo spazio alla vostra immaginazione.

D: Come può essere definito il genere che proponete?
R: Non ci piacciono molto le etichette di genere, non è molto facile definirci, forse è anche uno dei nostri punti di forza, qualcuno ci ha definito "surrealisti";  chissà... magari saremo  d'ispirazione a qualche nuovo filone musicale.

D: Non sono abituato a vedere un gruppo con soli 3 elementi, e tantomeno con un violino elettrico. Potete spiegare la motivazione di queste scelte?
R: Partendo dal presupposto che "3" è il numero perfetto, tutto si può creare con tre strumenti, basta considerare i trii di Beethoven e rendersi conto che non serve null'altro. Il violino elettrico ci consente di sperimentare nuove sonorità, di non perdere nella storia uno strumento così prezioso, di riproporlo in una chiave nuova.

D: So che nell'ambiente musicale underground contano molto le collaborazioni. Potete citare le significative per voi e quali sono i motivi che le rendono così importanti?
R: Nel nuovo disco abbiamo un'importante collaborazione con Nicola Manzan (Bologna Violenta).
Ci siamo conosciuti "tra violinisti", abbiamo registrato delle tracce di un disco insieme, solo che avevamo le sessioni in due giorni diversi, prima ha registrato lui, dopo qualche giorno sono passata io, ci siamo conosciuti in cuffia si potrebbe dire.
Ci siamo poi risentiti e l'abbiamo invitato a suonare alla presentazione dell'ep "23".
Dopo una bellissima serata abbiamo continuato la collaborazione nel nuovo disco, lo ritroviamo in due pezzi con chitarra elettrica, piano e theremin.

D: Terminiamo tornando al vostro percorso musicale, attuale però. Siete soddisfatti di come sta andando? Vi aspettate qualcosa di diverso?
R: Siamo più che soddisfatti, abbiamo molte belle novità in arrivo!
Il 4 ottobre uscirà il primo disco "Anamorfosi" firmato Black Widow.




(Mi scuso per il leggero ritardo di pubblicazione dell'intervista!! - Van)

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